bLuELab E'un progetto che nasce a Roma.
Dalla mente di fisici, artisti... dalle storie del mondo, da un sogno di mama Jude.
Alex Barchiesi nasce a Roma.
Si è dottorato in Fisica delle particelle elementari nel 2008.
Ha svolto attività didattica presso la Facoltà di Chimica dell'Università La Sapienza e
presso l'Accademia di Belle Arti di Roma. Ha lavorato al CERN fino al 2008.
Al momento e' ricercatore senior al politecnico di Losanna EPFL dove insegna nel laboratorio di media design e coordina il progetto multidisciplinare SINLAB diretto dal Prof.Jeffrey Huang.
Judith nasce a Matera ed ha terminato il suo dottorato in scienze polari con un esperimento che l'ha portata in tutti e 5 i contenenti e ripetutamente in Antartide. Al momento si occupa di neuroscienze e dell'immenso mondo che si trova all'interno della sfera cosciente e non.
Sento in qualche modo di essere il testimone di ciò che potrebbe definirsi la metà estetica della scienza: quella zona nella quale la fisica e la matematica sono reinterpretate in una modalità sinestetica e lasciate libere quasi di sognare e di evolvere nel modo desiderato, dominato dal caos e da questo viene data vita a universi di emozioni.Selezione delle esposizioni:
La parola Reale non ha senso in una percezione che sia fuori del tempo e dello spazio, nella quale le dimensioni dell’universo, e gli stessi universi, si moltiplicano e nella quale la parte oscura e non indagabile della materia e dell’energia eccede di gran lunga quella visibile. E’ come se la maggior parte della cosiddetta realtà si sciogliesse nell’istantaneità di un lampo di una macchina per i sogni che, in varie forme, si ritrova nel mio lavoro.
Progressivamente sto esplorando gli aspetti di connessione sia di me stesso che dello spettatore con l’ambiente sociale e naturale, inteso in una accezione più ampia che cela un profondo significato simbolico come il girasole e le mosche dei primi esperimenti, arrivando ad una visione algoritmica dopo la fine degli studi di particelle elementari.
Il mio principale interesse riguarda l’unione della percezione fisica legata al reale sensoriale con quella interiore, psicologica, archetipica e, più in generale, con una dimensione nella quale forme e suoni siano evocativi di luoghi remoti, visioni primitive o future, immagini della mente specchio dell’impenetrabilità e unicità della natura e dell’uomo.
La provenienza che mi lega al mondo accademico scientifico nel quale la matematica rappresenta il linguaggio per leggere e modellare la Natura non lascia alternative ed obbliga ad interrogarsi sull’identità e sul reale e ad investigarne i limiti. E’ la matematica che con i suoi modelli dà vita all’ordine della realtà come lo conoscono i fisici ed è un artificio matematico nel Modello Standard delle particelle elementari a creare un universo simmetrico e con una evoluzione assolutamente perfetta. Ben presto c’è bisogno di postulare l’indeterminazione, il mondo non solo diviene relativo, ma inconoscibile ed allora l’ignoto, il chaos invece di spaventare, come era successo per i Pitagorici, diviene oggetto e mezzo di indagine... la probabilità e l’incertezza si sostituiscono alla certezza delle mele Newtoniane sulle quali non ci si può pronunciare se non lontano dai punti di singolarità...
La rottura spontanea di simmetria più volte tenta di aggirare le singolarità e l’ignoto puntualmente risorge e cattura la mia attenzione da sempre, come un buco nero (punto di singolarità per lo spazio tempo) cattura anche le particelle di luce.
Per questo sono sempre in cerca di nuove sfide e da Febbraio 2011 coordino come postdoc SINLAB (www.sinlab.ch), un progetto multidisciplinare di arte e scienza del politecnico di Losanna (EPFL), di ZHDK (Zurich Academy der Kunst), di LMU (Ludvic Maximilien University of Munich), HETSR (Haute Ecole du Theatre de Swisse Romand).
Magari un giorno me ne vado a vivere in campagna...
bLuELab
Stage digital: a scenographic expedition conference: "Aural room", ZHDK Zurich, 2012
Sensuos knowledge conference: "Interactive walls: an experience cathalist project" Art Museum Bergen Norway, 2012
Festival Akouphene: the Flying Dutchman an interactive music and video piece, in collaborazione con "Rue du Nord collective", Geneva Switzerland 2012
International conference of generative art: "Homological Singularity", Annecy, France, 2012
Atomium culture award:"Homological singularity", Rome Palazzo Farnese - France Embassy 2012
personale "Unaji", cell Berlin, 2011
personale "CAOTICALEX: omaggio a Dirac", IRCAM Centre Pompidou Paris, 2010
personale "CAOTICALEX: omaggio a Dirac", Auditorium Parco della Musica Roma, 2010
personale "CAOTICALEX", Università di Napoli Federico II, Napoli, 2009
personale "Sinestesie differenziali in 0 e 1", Imago HC, 2008 - testo
di Max Ordnassela;
personale "LA NOTTE BIANCA", contesta Rock Hair, 2007 - testo di
Max Ordnassela;
personale "
personale- Duo ''PIANO D' EVASIONE'' , teatro Vascello Roma,
2005 " testo di Tiziana Musi;
personale "DOPPIO BINARIO", la porta Blue gallery
Roma, 2005 testo di Tiziana Musi;
personale "SAN LORENZO", Torre Marancia, Roma,
2004;
personale "OCCIDENTALMENTE",CSOA Forte Prenestino,
Roma, 2002;
personale Zoe Spazio
Arte, Roma, 2001;
collettiva "KORE Singolarità in transizione", Eclettica 2010, Roma, 2010
collettiva "LEGGERE IN UNO SGUARDO", Castel San Vincenzo, Isernia, 2009
collettiva "box II", Teatro Vascello, 2007 - testo di R. Bordini;
collettiva "box ", Rialto S.Ambrogio, 2006 - testo di R. Bordini;
collettiva ''ACQUA FEMMINA'', Festarte, Brancaleone Roma,
2006 " testo Laura turco Liveri;
collettiva ''DIALOGHI (senza parole)'', la porta Blue
gallery Roma, 2006 " testo di Tiziana Musi;
collettiva "L' ETA' NOMADE", ex-mattatoio Testaccio Roma,
2005 " testo di Giovanna dalla Chiesa;
collettiva "HARDSELLING", presso .IT Roma, 2005
testo di Tiziana Musi, Cecilia Casorati;
collettiva "
collettiva "
collettiva
"MarguttArcade", 2004 testo di Giovanna Minnucci;
collettiva "OBIETTIVO PAX", Museo della Fanteria
di Roma, 2004 testo di Giovanna Minnucci;
collettiva "D'APRES GAUGUIN", Tempio di Adriano a
Roma, 2003 testo di Tiziana Dacchille;
collettiva "ARTEPRIMA", Palazzo del Podestà di
Ripa Transone, 2003 testo di Tiziana Dacchille;
Premio Mirella Caporaso 2009 C.S.Vincenzo, Isernia
premio "Vigna degli Artisti 2005", Vinci 2005
2004 premio di pittura "Fondazione Mario Moderni".
2002 / 2003 di Studi Aperti a Roma.
2002, 2003, 2005 Frammenti Frascati.
"beyond the beyond the interface, DISTRactive artworks", IRCAM Centre Pompidou Paris,NPAW 2010
"CAOTICA_LEX a distributed artwork", Network Humanitatis conference, Naples 2009
Giovanna dalla Chiesa su bLuELab:
"Che possibilità ha l'essere umano di arrestare il proprio pensiero mentre vive? ". Secondo alcuni nessuna. E' più facile, forse, trattenere il respiro che porre un "Alt!" al pensiero.
I mistici orientali, forse, che riescono a raggiungere l'esperienza estatica del Nirvana hanno potuto sperimentare qualcosa di analogo alla totalità del Vuoto mentale, ad uno stato di fusione con l'Universo. O, forse, gli artisti, che nella messa in forma delle loro opere hanno dato vita ad uno straordinario paradosso: creare un arresto della vita, una volta incorporata nella materia la forma dell' idea che è incaricata di trasmetterci, poi, una volta messa a morte, il soffio inerente alla propria esistenza vivente, quando fu originata dentro la mente.
Alessandro Barchiesi ha scelto una via del tutto opposta, quella di lasciar scorrere in un flusso, programmato per essere infinito, proprio l'incessante movimento del pensiero, stimolato da "collisioni", salti, incidenti, capaci di sottoporre a continue metamorfosi nuove configurazioni di significato possibile. Ha accettato completamente la sfida che nuove tecnologie e pensiero scientifico lanciano all'uomo di oggi. Pochi sono in grado di seguirlo su questa strada, avendo conseguito di recente, infatti, un dottorato in Fisica delle Particelle e disegnato e dipinto da sempre, seguendo in parallelo, il percorso dell'arte.
Nel 2004, da puri esperimenti di pittura, i suoi lavori hanno cominciato a sovrapporre tecnologie sofisticate a mezzi pittorici tradizionali consentendo allo spettatore di intervenire, consapevolmente o inconsapevolmente, attraverso sensori ed altro, nella composizione delle sue opere. Ora la sua idea di pittura, di quadro, si è fusa con le strumentazioni tecnologiche usate e con la capacità di calcolare e disegnare immagini, di portata, tuttavia, incalcolabile, attraverso le sue concezioni scientifiche.
[...]
La strada che intraprenderanno le nuove creatività è ancora un mistero, soprattutto commisurata ai mezzi che abbiamo a disposizione senza che ancora ce ne sappiamo servire. Alessandro Barchiesi può servirsene, sta aprendo una nuova strada. Ci invita ad un atto di pacificazione e di umiltà dinanzi allo spettacolo infinito del Cosmo di cui mima il potenziale creativo-generativo, ma anche di partecipazione per aggregare-disperdere la nostra nella sua identità, celebrandone in sintonia la danza. Ci chiama ad un nuovo viaggio, per affrontare il quale è necessario abbandonare pregiudizi e paure. Se la potenza di ciò che ci resta oscuro può ancora sgomentarci, la sorpresa e lo stupore continuato che scaturiscono da linee, configurazioni, luci e colori ci accompagnano come profumi e suoni, che con la loro vibrazione e bellezza ricreano in noi il desiderio di inoltrarci vivendo e partecipando all'esperienza.
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Il suo è un lavoro innovativo non solo nella capacità di gestire concezioni, calcoli e tecnologie, ma nella smagliante bellezza dell'Arte che anche nei suoi sublimi artifici, nella sua sofisticata architettura, come del resto la Scienza, ha poi sempre, come fonte d'ispirazione, il grande Libro della Natura.